Photoaging | Fotoinvecchiamento | Cos'è? Prevenzione, Trattamento

Photoaging

Indice Articolo

Generalità

Invecchiamento Cutaneo Precoce

Con la parola "photoaging" s'intende un fenomeno caratterizzato da un precoce invecchiamento cutaneo, che può coinvolgere la pelle del viso e del corpo.

La causa del photoaging va ricercata nella progressiva e incontrollata esposizione ai raggi ultravioletti che, accumulandosi negli strati superficiali della pelle, possono creare un danno cronico.

Proprio come una spugna, la pelle "assorbe" i raggi ultravioletti man mano che viene sottoposta all'azione del sole o delle lampade abbronzanti: l'esposizione ai raggi UV ripetuta nel tempo provoca un rapido invecchiamento della pelle, che va a sommarsi a quello generato dall'invecchiamento fisiologico (chiamato Crono-Invecchiamento).

Il danno progressivo indotto dall'accumulo dei raggi ultravioletti comporta una serie di conseguenze di natura non solo estetica, ma anche fisiologica, scatenate essenzialmente da un danno progressivo al collagene.

Una pelle invecchiata dal sole può apparire più secca, desquamata, spesso caratterizzata da rughe, solchi e macchie sulla pelle.

Nei casi più gravi, le macchie della pelle causate dal sole possono provocare tumore cutaneo.

Attenzione

La cura migliore contro il photoaging è la prevenzione: già a partire dalla giovane età, per prendersi cura della propria pelle e prevenire i danni da radiazioni UV, si dovrebbe evitare quanto possibile l'abbronzatura, o comunque avere cura di proteggere la pelle con indumenti e creme solari specifiche.

La miglior cura contro il photoaging è la prevenzione, che consiste nell'evitare di esporre la pelle - non protetta da filtri anti-UV - al sole o alle lampade abbronzanti.

Per mascherare i segni da photoaging si può ricorrere all'applicazione di cosmetici/cosmeceutici mirati, o pomate farmacologiche, supportati da un'adeguata supplementazione di integratori specifici utili per concorrere a ripristinare il collagene alterato.

Nei casi estetici più gravi, si può far ricorso a tecniche di medicina/chirurgia mini-invasiva, quali peeling chimico, microdermoabrasione, laser terapia o iniezioni di tossina botulinica o di acido ialuronico (filler).

Cos'è il Photoaging?

Definizione di Photoaging

Il termine "photoaging" indica uno stato d'invecchiamento cronico della pelle, sempre provocato dall'esposizione ai raggi UV, solari o artificiali.

Attenzione

I segni provocati dal photoaging si manifestano in maniera indipendente dall'invecchiamento fisiologico: infatti, mentre quest'ultimo - indicato con il termine "crono-invecchiamento" - è sempre correlato a fattori intrinseci (predisposizione genetica), il photoaging è determinato dall'accumulo di raggi UV sulla pelle.

Sinonimi

Il "photoaging" è noto anche con altri sinonimi:

  • viene tradotto con "foto-invecchiamento" per descrivere una forma di invecchiamento correlato all'irradiazione luminosa;
  • è conosciuto anche come "dermatoeliosi" per evidenziare la tipologia di danno cutaneo (dermatosi), e la causa che lo scatena (sole).

Diffusione

Il photoaging rappresenta una condizione tipica tra le persone di età superiore ai 50 anni, come risultato di un progressivo accumulo di radiazioni assorbite nell'arco della vita.

Nonostante la potenziale gravità dei danni che può provocare l'esposizione ai raggi UV, il photoaging è un fenomeno molto diffuso tra gli individui, per almeno due motivi:

  • la pelle abbronzata rappresenta un richiamo estetico di rilievo nell'epoca moderna, un'ambizione che spinge sempre più persone a sottoporsi a sedute abbronzanti troppo frequenti e spesso non adeguatamente protette;
  • scarsa consapevolezza della pericolosità dei danni UV prodotti dal sole o dalle lampade abbronzanti.

Cause

Radiazioni UV e Foto-Invecchiamento

Una pelle colpita dal photoaging invecchia più rapidamente a causa della continua esposizione ai raggi ultravioletti, che possono essere prodotti da fonti naturali o artificiali:

  • il sole, che - essendo principale fonte di radiazioni ultraviolette - rappresenta la causa primaria del photoaging;
  • le lampade solari (es. lettini/docce abbronzanti), che rappresentano la fonte artificiale per eccellenza di radiazioni ultravioletti.

Radiazioni Solari

Le radiazioni elettromagnetiche prodotte dal sole vengono in gran parte assorbite dall'atmosfera terrestre.

Tuttavia, la forma di radiazione che viene coinvolta nel fenomeno del photoaging è rappresentata dalla luce ultravioletta (indicata dall'acronimo "UV").

Curiosità

Oltre ai raggi UV - che costituiscono solo il 3% delle radiazioni che giungono a noi - il sole emette energia luminosa sotto forma di luce visibile (osservabile ad occhio nudo) e luce infrarossa, non visibile ad occhio nudo.

In particolare, le radiazioni UV non sono tutte responsabili del photoaging; infatti, è doveroso distinguere i raggi UV in base alla lunghezza d'onda:

  • UVA: rappresentano i raggi UV maggiormente coinvolti nella manifestazione del photoaging, poiché creano danno a livello di collagene, elastina e capillari, penetrando in profondità nella pelle;
  • UVB: non sono molto coinvolti nella comparsa dei danni da photoaging, poiché tendono a creare maggiori danni nell'immediata esposizione (es. scottature ed eritemi solari). Tuttavia, possono concorrere all'abbronzatura e possono generare danni a livello del DNA, ponendosi come possibile causa scatenante di tumori della pelle;
  • UVC: solitamente assorbiti dallo strato di ozono, giungono sulla pelle in minima parte, dunque tendono a generare danni pressoché irrilevanti a livello della pelle.

Radiazioni Artificiali

I dispositivi abbronzanti, come le lampade solari, mimano l'azione del sole emettendo radiazioni UV: giunti sulla pelle, i raggi UV delle lampade solari favoriscono un imbrunimento della pelle mediante un meccanismo che stimola la produzione di melanina, ovvero il pigmento che conferisce la colorazione alla pelle.

Ricorda che...

L'abbronzatura è un meccanismo di difesa della pelle, che l'organismo mette in atto per proteggersi dai raggi UV.

Le lampade solari più comuni abbronzano la pelle emettendo principalmente gli UVA, che rappresentano la componente maggiormente coinvolta nel photoaging.

Tuttavia, esistono anche lampade solari a bassa pressione, in grado di emettere raggi UVA e UVB.

UV e Radicali Liberi

I raggi UV accelerano il processo di invecchiamento cutaneo poiché incrementano le concentrazioni di radicali liberi sulla pelle, i maggiori responsabili del danno correlato ai raggi UV 1.

I radicali liberi sono sostanze capaci di reagire con le membrane cellulari e il DNA, provocando un danno cronico.

Un simile meccanismo provoca una serie di eventi a cascata, che tendono a manifestarsi in età avanzata:

  • compaiono le prime macchie sulla pelle, in particolare: lentigo solari, efelidi, lentigo senili, cheratosi attinica;
  • la pelle perde la propria lucentezza naturale;
  • viene compromessa l'azione delle cellule del derma adibite alla sintesi di acido ialuronico, collagene, elastina (fibroblasti), con relativa formazione di rughe e solchi sulla pelle;
  • si assiste a un aumento dell'espressione di enzimi in grado di degradare il collagene;
  • viene alterata la struttura del collagene;
  • si assiste a un'alterazione della struttura della cute.

Nei casi più gravi, i danni cronici indotti dai radicali liberi dei raggi UV possono provocare un'alterazione della normale vitalità cellulare, con rischio di trasformazione in tumore.

Fattori di Rischio

Età, Fototipo e Abbronzatura

L'età avanzata, il fototipo chiaro e una storia di esposizione intensa alle radiazioni UV rappresentano i tre fattori di rischio principali per la manifestazione dei segni da photoaging.

Cos'è il Fototipo?

Il fototipo di una persona è correlato alla quantità e al tipo di melanina presente sulla pelle: esprime un modo per classificare, in campo dermatologico, il tipo di pelle di un individuo in relazione alla sua sensibilità all'esposizione ai raggi UV.

Nonostante tutti i tipi di pelle possano essere colpiti da photoaging a causa dell'eccessiva esposizione al sole, le persone con un fototipo I e II (ovvero pelle chiara e capelli chiari) sono in assoluto i soggetti più a rischio e suscettibili ai danni da fotoinvecchiamento.

Infatti, chi ha l'abitudine ad abbronzarsi senza protezione (per esigenze lavorative o per puro piacere) o di sottoporsi a frequenti sedute abbronzanti può diventare un candidato ideale per presentare tutti gli effetti da photoaging.

Fumo e Inquinamento

Il fotoinvecchiamento può essere aggravato da uno stile di vita scorretto: ad esempio, lo stress ossidativo (che può essere causato sia dall'inquinamento ma anche dal fumo di sigaretta) può accelerare il processo d'invecchiamento cutaneo, essendo causa di un'alterazione nel metabolismo del collagene.

Segni e Sintomi

Zone Colpite

I segni e i sintomi causati dal photoaging coinvolgono principalmente le zone cutanee più foto-esposte, ovvero:

  • viso, compreso il contorno labbra e il contorno occhi;
  • fronte;
  • collo;
  • decolté;
  • mani;
  • tronco.

Curiosità

I sintomi da photoaging nelle donne canadesi si manifestano principalmente a livello della parte superiore del torace 2.

In particolare, il danno da photoaging si manifesta a livello di:

  • cellule cutanee;
  • strutture superficiali della pelle;
  • strutture profonde della pelle 3, 4.

Segni Iniziali causati da Photoaging

I primi sintomi causati dal foto-invecchiamento possono manifestarsi con:

  • alterazione della pigmentazione (macchie della pelle di lieve entità);
  • rughe superficiali, che si concentrano a livello delle zone foto-esposte;
  • perdita di tono e di volume delle labbra;
  • capillari dilatati su guance e radici del naso.

Sintomi da Photoaging Avanzato

La continua e incontrollata esposizione ai raggi UV può generare segni e sintomi sempre più evidenti, gravando sensibilmente sull'estetica della persona.

I sintomi da photoaging avanzato possono includere:

  • accentuazione delle rughe sulla fronte, visibili anche a fronte rilassata;
  • lassità cutanea;
  • pelle secca e ispessita;
  • lentigo solari sul viso e sulle mani;
  • cheratosi attinica;
  • alterazione della struttura delle cellule della pelle, come ad esempio:
    • fibroblasti allungati e collassati;
    • disorganizzazione delle fibre collagene;
    • elastosi attinica (ovvero una progressiva degenerazione a carico del tessuto elastico sottocutaneo, causata da accumulo di materiale amorfo e anormale contenente elastina).
  • teleangectasie (capillari molto evidenti) nella zona di guance, mento e naso.

Nei casi più gravi, il photoaging può trasformare macchie e nevi della pelle in neoplasie cutanee.

Curiosità

Nei casi più gravi di photoaging, la comparsa di lesioni precancerose e cancerose è riconducibile a un'alterazione del DNA delle cellule cutanee 5, 6, 7.

Prevenzione

Prevenzione Primaria

Per definizione, la prevenzione primaria si pone l'obiettivo di limitare i fattori di rischio di una determinata condizione, per evitare che questa si verifichi.

Pertanto, in un contesto di photoaging, proteggersi dal sole rappresenta la miglior forma di prevenzione primaria contro il fotoinvecchiamento, che consiste nella messa in atto di particolari strategie mirate a proteggere la pelle dai raggi UV:

  • applicare la protezione solare prima di uscire di casa, anche durante i mesi freddi;
  • evitare l'esposizione prolungata alla luce solare, soprattutto durante le ore più calde (tra le ore 10.00 e le ore 16.00);
  • coprire la pelle indossando indumenti adeguati (cappelli, magliette, pantaloni o gonne lunghe) o scegliere abiti in grado di bloccare la luce solare: questi indumenti sono individuabili dalla presenza della sigla "UPF" (acronimo di Ultraviolet Protection Factor) in etichetta;
  • evitare docce e lettini abbronzanti;
  • ridurre il carico di pro-ossidanti esogeni come:
    • fumo di sigaretta;
    • dieta disequilibrata;
    • superalcolici.
  • indossare occhiali da sole protettivi;
  • informarsi sui farmaci che si stanno assumendo: alcuni potrebbero essere foto-sensibilizzanti, ovvero rendere la pelle più sensibile alla luce del sole.

Prevenzione Secondaria

La prevenzione secondaria consiste nel prevenire, ritardare o attenuare condizioni cliniche sintomatiche di lieve entità che, in un contesto di photoaging, possono includere rughe e macchie della pelle.

La prevenzione secondaria consiste:

  • nell'applicazione di creme farmacologiche o cosmetiche ad azione mirata, formulate con vitamine antiossidanti e con altre molecole attive in grado di interferire con i radicali liberi prodotti dai raggi UV;
  • nella somministrazione di specifici integratori.

Principi attivi comuni nelle creme cosmetiche/farmacologiche contro il photoaging

Principi attivi comuni negli integratori contro il photoaging

  • Vitamina A/retinolo: è efficace per rallentare il fotoinvecchiamento, e combattere i radicali liberi prodotti dal sole e dall'inquinamento;
  • Vitamina C: è utile sia per proteggere la pelle dai danni provocati dai radicali liberi del sole e dall'inquinamento, sia come schiarente cutaneo contro le macchie scure sulla cute;
  • Vitamina E: viene utilizzata per ridurre i danni acuti e cronici provocati dall'esposizione ai raggi UV 8;
  • Coenzima Q10: le sue proprietà sono utili per prevenire la disfunzione dei fibroblasti e favorire la riduzione di alcuni segni dovuti al photoaging (come ad esempio profondità delle rughe 9);
  • resveratrolo: è utilizzato per la sua azione preventiva contro i danni cellulari indotti dai radicali liberi prodotti dal sole e dall'inquinamento 10;
  • acido alfa-lipoico: è utilizzato per le sue proprietà antiossidanti e protettive.
  • farmaci ad azione schiarente:

Trattamento

Strategie di Medicina e Chirurgia Estetica

Quando la prevenzione primaria e secondaria non sono sufficienti per contrastare i danni provocati dal photoaging, si può ricorrere all'ausilio di pratiche di medicina e chirurgia estetica, alcune delle quali efficaci anche per eliminare eventuali cellule potenzialmente cancerogene.

Per eliminare le macchie della pelle - e in alcuni casi appianare le rughe - le tecniche più utilizzate possono includere:

  • luce pulsata: rimuove le macchie solari attraverso un riscaldamento e una distruzione della melanina tramite impulsi di energia luminosa;
  • peeling chimici: l'applicazione di una soluzione acida (a base di alfa-idrossiacidi, ad esempio) sulla macchia permette alla pelle di esfoliarsi, stimolando il turnover cellulare;
  • strategie di resurfacing (es. microdermoabrasione, laser terapia);
  • tecnologie a radiofrequenza;
  • crioterapia (terapia del freddo).

Altre tecniche più specifiche riguardano l'ausilio di sostanze riempitive (filler all'acido ialuronico/collagene) o di iniezioni di tossina botulinica, da iniettare sottopelle per appianare rughe e altri segni provocati dal photoaging.


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